Venerdì 24 gennaio Massimiliano Caruso (Ceo di OWTC e Presidente Active House Italia), ha partecipato alla tavola rotonda, all’interno della chermes di Klimahouse 2020, che ha messo a confronto le certificazioni di qualità ambientali.

Al dibattito sono intervenuti i rappresentanti degli enti di certificazione più autorevoli e più richiesti all’interno della filiera dell’edilizia. Oltre all’Ing. Caruso, in rappresentanza dell’Active House Italia sono intervenuti l’Ing. Marco Caffi – Direttore Green Building Council Italia, l’Arch. Leopoldo Busa – Fondatore Biosafe, il Dipl. Günther Gantioler – Direttore scientifico Passive House ed Activehouse Italia, l’Ing. Mauro Carlino – Habitech (certificazione ARCA), l’Ing. Giulia Menegazzi – Habitech (protocollo WELL).
A Massimiliano è stato chiesto inizialmente di presentare l’associazione Active House Italia, nata a Milano nel 2016 e riconosciuta ufficialmente come membro dell’Active House Alliance internazionale nel 2017. Massimiliano è poi stato chiesto di illustrare il protocollo di validazione Active House e di mettere anche in risalto i pregi del protocollo stesso.
Il Presidente dell’Active House Italia ha così avuto l’occasione di spiegare come questo protocollo sia molto user friendly e di come, attraverso il radar di validazione delle performance di un edificio Active House, sia anche un valido strumento, in fase di progettazione, per creare una road map che può facilmente leggere ed utilizzare anche il Committente. Massimiliano ha inoltre spiegato come il radar Active House, per i progettisti, possa diventare un valido strumento di supporto alle decisioni strategiche.
I relatori infine hanno messo in evidenza come tra i diversi protocolli di certificazione, delle performance ambientali e di eco-sostenibilità di un building, stia avvenendo un virtuoso lavoro di integrazione che favorisce l’utilizzo dei risultati di un protocollo per ricevere velocemente e con costi molto ridotti anche le certificazioni di altri protocolli. Tutto ciò nella certezza, ormai espressa in modo palese dal mercato del real estate internazionale ed ora anche italiano, che un building dotato di una certificazione ambientale, come quelle presentate, genera immediatamente un significativo plusvalore dell’asset stesso rispetto ad un pari edificio sprovvisto di certificazione ambientale.

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